Teatro chiama Musica


di Patrizia Parnisari da Leo n. 30

 

Una brevissima pausa estiva e, dopo il fortunato Festival internazionale di danza contemporanea, la Biennale di Venezia riparte con due cicli intensi di appuntamenti e novità: il 37 Festival internazionale di teatro, diretto da Romeo Castellucci ed il 49 Festival internazionale di musica contemporanea affidato a Giorgio Battistelli.

Ben 170 artisti di 15 Paesi diversi concentrati in undici giornate dedicate al teatro, dal 15 al 25 settembre, per affrontare un percorso che vuole fare di Venezia un centro propulsivo dello spettacolo dal vivo in accordo con l'Office National de Diffusion Artistique-Onda di Parigi. Per questa edizione del Festival teatrale, Castellucci ha voluto rifocalizzare l'attenzione sul rapporto che il teatro da sempre detiene con l'immagine per riconquistare le proprie radici figurative.

'The invisible dance'

Ecco allora progetti e artisti che spaziano tra campi diversi: un giovane gruppo italiano Orthographe propone la camera ottica; Carl Michael von Hausswolff vaga tra i suoni di spazi architettonici; Marian Zhunin e Victor Alimpiev operano una trascrizione plastico-visiva di un concerto di Sciostakovic; poi la coreografia 'cieca' dei londinesi Bock & Vincenzi e il concerto performance realizzato in un set cinematografico dal norvegese Ane Lan.

Queste sono alcune soltanto delle molteplici proposte di questa Biennale Teatro che sembra prediligere e dare molto spazio ad un aspetto musicale andando quasi a fondersi con il Festival internazionale di musica contemporanea che prende avvio il 28 settembre e si inoltra fino al 9 ottobre. In coproduzione con la Fondazione Teatro la Fenice, l'edizione di quest'anno 'La musica e il suo doppio', vede infatti l'incontro con il teatro musicale, il concerto scenico, la micro-opera, il teatro strumentale, il melologo o la Sprechoper.

Più di 20 appuntamenti che si muovono tra i bellissimi spazi dell'Arsenale, del Teatro la Fenice e del Malibran. Un melodramma tratto da 'Kassandra' di Christa Wolf ad opera di Michael Jarrell; Georges Aperghis con un particolarissimo one man show, 'Parcours'; ancora teatro, con 'For Samuel Beckett' di Morton Feldman; e 'Surrogate Cities-Venice', un pezzo ormai di culto di Heiner Goebbels che apre il Festival. Tanti appuntamenti, tutte novità assolute per l'Italia e tutte inscritte nel binomio musica-teatro.

Foto di Georges Aperghis



Dal 15 al 25 settembre la Biennale Teatro che recupera il rapporto con l'immagine;
dal 28 settembre al 9 ottobre il Festival di musica contemporanea che va alla 'ricerca del suo doppio'