Il testo di scena del mese di settembre
Il gabbiano
di Anton Cechov
a proposito dell’opera…
Opera in quattro atti, composta tra il 1894 e il 1895. É
rappresentata per la prima volta all’Aleksandrinskij
Teatr di San Pietroburgo il 17 ottobre 1896 e
pubblicata l’anno successivo. Cechov, in questo dramma, crea personaggi e
li invita a parlare di se stesso, mentre il suo teatro prova interesse
soprattutto per ciò che la vita ha riservato a loro. Il pathos amoroso,
le ambizioni artistiche, il fallimento e la gloria, sono temi che portano a
quel rinnovamento interiore con cui il teatro giunge a un radicale
rinnovamento, e “il simbolo adottato liberamente dal personaggio è
l’emblema assoluto di quanto il creatore venga creato dagli stessi
individui che inventa”
a proposito
dell’autore…
Anton Pavlovic Cechov nasce
a Taganrog nel 1860, da una famiglia economicamente
disagiata. Frequenta il liceo nella città natale e nel 1879 si
trasferisce a Mosca dove si iscrive alla facoltà di medicina. Si laurea
nel 1884, ma esercita solo saltuariamente, in occasione di epidemie e carestie,
preferendo dedicarsi esclusivamente all'attività letteraria. Nel 1890
raggiunge attraverso la Siberia la lontana isola di Sachalin,
sede di una colonia penale, e sulle disumane condizioni di vita dei forzati
scrive un libro-inchiesta, L'isola di Sachalin
(1895). Minato dalla tubercolosi, passa vari anni nella sua tenuta di Melichovo, vicino Mosca, cercando di migliorare la
condizione materiale e morale dei contadini. Nel 1895 conobbe Tolstoj, cui rimase legato da amicizia per tutta la
vita. Nel 1900 è eletto membro onorario dell'Accademia russa delle
scienze, ma si dimette due anni dopo per protesta contro l'espulsione di Gor'kij. Soggiorna varie volte,
per curarsi, a Biarritz, Nizza e Jalta.
Nel 1901 sposa Olga L. Knipper, attrice del Teatro
d'arte di Mosca. In un estremo tentativo di combattere il male, si reca a Badenweiler, una località della Foresta Nera. Muore
qui, a 44 anni, nel 1904, assistito dalla moglie.