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Secondo appuntamento di “Settembre con gli autori”

Scrittori di casa nostra

 
Francesca  Zeroli

BUSTO ARSIZIO

Un interessante happening con autori locali si è svolto lo scorso 20 settembre presso ii Museo del Tessile: protagonisti Lino Pinna e Rossetta Sabato con !a raccolta di racconti "Per filo e per..segno" (Michele Di Salvo Editore) e Gigi Bolla con i suoi "Appunti di viaggio" (eMc editore). La serata, che rientra nel "Settembre con gli autori" promosso dalla Biblioteca Civica, ha permesso di "tastare il terreno" per quanto riguarda il panorama letterario delia città.

Moderatrice dell'incontro la nostra Emanueia Bonecchi, che ha subito sottolineato la diversità delle due opere, sia per contenuti, che per forma. I primi a presentare il proprio la voro sono stati Lino Pinna e Rossella Sabato, coppia nella vita e nella passione per la scrittura, che insieme all'amico An-

drea Fuso hanno dato vita a  questo progetto editoriale ai quanto insolito.

"Scrivere un libro a tré mani ha spiegato Pinna - è un'operazione nel contempo divertente e massacrante.

Le discussioni e i confronti sono inevitabili, ma ne! nostro caso siamo riusciti a superarli, anche perché siamo compiementan: io ho dato la parte più consistente delie idee, gii altri hanno soprattutto raffinato la scrittura.

Alla base di questo sodalizio ci sono poi alcune grandi passioni comuni: per la letteratura, ii ci-nema, l'arte."

Ma veniamo ai contenuti: i dodici racconti sono rappresentati  simbolicamente sulla copertina del libro con dodici pillole, accomunate da un unico principio attivo, lo Zodiacal.

Dodici sono infatti i segni dello Zodiaco, un pretesto divertente per affrontare con leggerezza e fantasia una serie di tematiche a sfondo fortemente sociale, quali l'omologazione delie mas

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lino Pinna, Rossetta Sabato a Gigi

Bolla. In piedi, Emanueia Bonecchi

con Loredana Vaccani.

 

se, la disgregazione sociale, l'in fluenza dei mass media, la pace e la guerra. I tré autori si definiscono tré

medici, usando come pseudopi mi gli a ingranimi dei S'oro nomi (Nanni Pilo, Sarà Bossateiio e Sandro  Uefa):  l'equipe  dei "Centro dì Diagnosi Creativa", specializzato nella cura di casi di natura bizzarra, fenomeni insoliti che sono a! centro delie do dici storie.

Il libro si apre con un vero e proprio foglietto illustrativo che contribuisce non poco ad accentuare la metafora medica che sta alla base dell'opera, "Si tratta di una scelta ben precisa  spiega Pinna - per affermare che la cultura non è una cosa noiosa ma può salvarci, è una vera e propria medicina." Tra i dodici racconti citiamo "Fuga dai centro commerciale", "Parlami   d'amore   Mariù", "Ninna nanna mamma" e "Nuraghe Selvaggio".

Quest'ultimo è ambientato a Busto Arsizio ed esprime tutto il legame di questi giovani scritto-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ri con la tradizione, la famiglia, le radici: sì tratta della vicenda di un antennista pentito che  conduce una vera e propria campagna contro !a televisione.

Un racconto che mescola abilmente riferimenti alla città e polemiche attualissime sul mondo della comunicazione, "Secondo il nostro punto di vista -spiega Rossella Sabato - la disgregazione a cui sta andando

incontro la nostra società è dovuta soprattutto a un certo tipo

di media."

I due giovani scrittori non si limitano a far sentire la loro voce

sulle pagine di "Per filo e per... segno!", ma hanno formato un movimento civile, i Teleobiettori balzati di recente agli onori delle cronache per aver messo in atto nelle piazze di Busto e di Milano i! funerale della tv,con tanto di corteo funebre.

"Se ne avremo la possibilità  spiega Rossella - ci impegneremo ancora in questo tipo di provocazioni: apparentemente c'è una sorta di consenso sociale verso il degrado di certa tv, un'apatia che noi cerchiamo nel nostro piccolo, di combattere". La serata è poi continuata con lla presentazione degli "Appunti

 

di viaggio" di Gigi Bolla: una raccolta di poesie in italiano e in

dialetto, con una sezione dedicata alle ricette tipiche della nostra città.

"Questo libro è nato quasi per caso - spiega Bolla - è da quando avevo 18 anni che ho l'abitudine di mettere in poesia le mie sensazioni, le mie emozioni. Parlo di amicizia e di amore, in tutte !e sue forme." Una passione che è quindi stata per Bolla molto più che un semplice passatempo e che per diversi anni è stata ignota anche ai suoi familiari più stretti. Bolla usa ['italiano per parlare di sé, dei propri sentimenti: poesie che risultano vere confessioni. Tra quelle più toccanti, ricordiamo:  "Tenerezza", "Quanta poesia", "Fantasia": frammenti di vita che costituiscono  un'autentica dichiarazione d'amore alla moglie Ernestina (la coppia è ritratta in copertina in una foto dei tempi dell'Università).

Alcune delle più belle poesie di

Gigi Bolla sono diventate canzoni, grazie

all'accompagnamento musicale di Carmine lorio. il CD "Amore e musica" è acquistabile, come il libro, nelle principali librerie di Busto. Il dialetto è, al contrario, la lingua dei componimenti più scherzosi, i quali strappano un sorriso.

"Quel dialetto 'duro' di San Michele".. ci tiene a precisare. "Chi male intende..pégiu al rispondi", "A' èssi troll bon,,.", "A guèra": la burla si intreccia in queste poesie con ili ricordo e

un pizzico di malinconia.

Bolla ha tenuto anche a parlare

brevemente del suo amore per Fabrizio De Andre:

 un'affermazione dei cantante, ripresa da Benedetto Croce, è riportata in apertura dei libro: "Fino a diciotto anni tutti scrivono poesie, dopo le scrivono gli stupidi e i poeti".