Evento
Da
diversi giorni il mio amico Adalberto mi aveva
preannunciato che sarebbe venuto Lunedì 20 Settembre
2010 ad assistere al concerto di Vincenzo Zitello che
loro (Adalberto e Fosca) conoscono già, avendolo
ascoltato più volte in diverse occasioni, l'ultimo mio
messaggio li invitava a prendere un aperitivo a casa
mia, poi saremmo andati al concerto, non avendo avuta
risposta, nel dubbio, ho preparato un po' di affettati e
delle insalate dell'orto, ho messo in frigo due
bottiglie di lambrusco, non pago Lunedì pomeriggio li ho
chiamati al telefono e... ahimè! La Fosca é in dieta
assoluta! Non possiamo assolutamente fare l'aperitivo...
arriviamo sotto casa tua verso le ore 20 e... subito ci
rechiamo in San Giovanni Battista per prendere un buon
posto... e così sarà, arrivano puntuali alle ore 20:00,
ma Fosca non demorde, non vuole prendere assolutamente
niente... Io ed Adalberto per non smentirci apriamo una
bottiglietta di Prosecco... ma per berne solo un
goccio... un dito per traverso... non vuole assaggiare
neanche una fettina di salame... e così alle 20:30 in
punto usciamo di casa per recarci in San Giovanni che é
ancora quasi vuota, ci sediamo vicino alla struttura
allestita per ospitare le due arpe, il maestro Zitello
sta sistemando gli ultimi accordi, si accorge di noi,
riconosce Fosca ed Adalberto, viene a salutarci, poi ci
dice di sederci al centro, qui al lato potreste sentire
troppo i bassi... troviamo un posto in centro alla
basilica ed attendiamo l'inizio del concerto. Proprio
davanti a noi è seduto Michele, il figlio di Rino, il
nostro allenatore con cui scambiamo quattro
chiacchiere... si siede accanto ad Adalberto un suo
conoscente bustocco (quanto è piccolo il mondo!)... la
chiesa piano piano si riempie poi arrivano le autorità:
il Sindaco e Mons Agnesi che insieme agli organizzatori
presentano la serata ringraziando gli intervenuti. Poi
finalmente inizia il Concerto con Vincenzo Zitello che
spiega prima che cos'é l'arpa bardica a corde di metallo
e poi l'arpa celtica a corde di Nylon, si lancia poi in
un repertorio tutto suo intercalando brevissime
spiegazioni dei brani che andrà via via suonando con
l'arpa bardica o con quella celtica o addirittura
(peccato un solo pezzo) con tutte e due... un
virtuosismo notevole, le sue mani si muovono frenetiche
(più la destra che la sinistra che sembra accarezzi le
corde) producendo suoni che destano piacevolissime
sensazioni, sussurro all'orecchio di Fosca che
bisognerebbe socchiudere gli occhi ed immaginarsi in un
castello irlandese o scozzese per gustare al massimo la
musica a volte prorompente a volte dolcissima delle due
splendide arpe. Del suono dell'arpa ho solo lontanissimi
ricordi ai tempi di Carosello, alla televisione, quando
c'erano gli intervalli con le pecore che passavano col
sottofondo dolcissimo di un'arpa melodiosa. A fianco
sulla sinistra trovate i link alle pagine che ho trovato
su Internet relativi a Vincenzo Zitello ed alle arpe
bardiche e celtiche. Il modello di questa pagina l'ho
rubato al sito ufficiale di Busto Folk per recuperare
così dei link al loro sito.
Venerdì 24
Settembre
Ed eccoci a Venerdì,
Adalberto, con una e-mail mi ha informato che questa
sera, alle 20:30 ci sarà comunque in piazza San
Giovanni, la Fosca non vuole perdersi il concerto di
arpe celtiche, anche se le previsioni del tempo
annunciano piogge insistenti... ma no vedrai che non
piove... invece già nel pomeriggio al cielo sereno del
mattino si avvicendano nuvole minacciose.. e dopo le
17:00 incomincia a piovere, un piovasco leggero ma
insistente... alle 20:15, nonostante la pioggia, con
l'ombrellino di mia moglie... esco per recarmi in Piazza
San Giovanni, la macchina di Adalberto è già
parcheggiata nella mia via, loro proprio non demordono,
mi han detto che sarebbero arrivati un po' presto per
trovare posto a sedere ed in buona posizione... arrivo
in piazza... il deserto, una decina di coraggiosi
ascoltano in piedi sotto l'ombrello l' Irish Quartet che
non ha potuto esibirsi in Piazza Santa Maria, il palco
predisposto non è coperto, la loro esibizione è stata
spostata in Piazza San Giovanni ed é in onda con un
breve ritardo... noto, seduti in prima fila, alcuni
intrepidi coraggiosi che protetti dall'ombrello,
giubotto con cappuccio o cappello, che se la godono
beati ad ascoltare questi suoni Irlandesi... fra loro,
ovviamente, l'Adalberto e la Fosca, al loro fianco c'é
una sedia capovolta, la giro, l'asciugo con un
fazzoletto, mi siedo vicino a loro per godermi anch'io
lo spettacolo... Adalberto si alza... va a salutare la
sua amica e compagna d'acquarello Elettra, si esibirà
anche lei in un song bretone... dopo l'esibizione dell'
Irish Quartet prendono posto sul palco un gruppo di
nerovestiti che prima come spettatori stazionavano sotto
l'ombrello alla nostra destra, Adalberto mi informa che
sono le Arpiste, (quelli della Celtic Harp Orchestra)
vengono presentate dal responsabile dell'
organizzazione, poi capirò, il manager della Gens d'Ys,
si esibiranno dopo il concerto in danze bretoni. Ha
inizio così il concerto... ma non sono solo arpe! ma
anche violino, chitarra, violoncello, percussioni,
una voce soprano... si esibiscono in alcuni pezzi di
musiche tradizionali irlandesi scozzesi e bretoni...
intanto ha quasi smesso di piovere le persone che
assistono sono diventate qualche centinaio,
ripetutamente ringraziate per il loro coraggio dal
solerte presentatore... poi si esibiscono loro la Gens
d'Ys ... chi sono costoro... scoprirò dopo su Internet
della leggenda della città di Ys inghiottita dal mare
... per la sfrenata lussuria di una sua principessa (tween
peacks!). Sono bravissimi, un gruppo prevalentemente
femminile (alcune delle vere vichinghe.. alte, belle,
bionde, determinate... un vero piacere vederle danzare
con le Heavy shoes (le scarpe pesanti della danza
irlandese). Ma adesso si è rimesso a piovere ... e anche
insistentemente... a terra si formano i goccioloni...
l'acqua dall'ombrello scivola sulla sedia, siamo
costretti a stare seduti sui bordi (l'alternativa è
goderci lo spettacolo col culo a mollo) ... in un
intermezzo canta anche l'Elettra ... poi si esibiscono
gli allievi dell' Accademia di Danze Irlandesi... prima
i più piccoli poi i teen ager... Dopo questi dice
Adalberto... ci conviene andare piove troppo e sono già
quasi le 23:00... una serata indimenticabile. Devo
ringraziare la Fosca e l'Adalberto, grazie a loro ho
scoperto queste realtà, prima, per me, completamente
ignote... Non sapevo neanche che esistesse l'Arpa
Celtica né tantomeno quella Bardica, così come non
sapevo chi fossero i Bardi (i menestrelli, anzi, i
rapsodi del mondo celtico). Esiste, purtroppo,
ahimè! devo ammetterlo, un certo pregiudizio di fondo
nei confronti di questi avvenimenti, forse perchè
"visti" gravati da un fardello "politico". Meriterebbero
invece tutta la nostra attenzione viste le buone
intenzioni di ricerca delle origini e non solo musicali
delle genti di queste nostre terre... anche se a volte
erroneamente pensiamo che non ci appartengano. |