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RUDOLF NUREYEV

Rudolf Hametovic
Nureyev nasce il 17 marzo 1938 su un treno, in una regione del
lago di Baikal, durante un viaggio che la madre aveva intrapreso
per raggiungere il marito a Vladivostock.
A diciassette
anni, entra nella scuola di ballo del Teatro Kirov di
Leningrado, dopo aver studiato con la maestra Udeltsova, che
aveva fatto parte dei "Ballets Russes" di Serghej Diaghilev. Fa
alcune esperienze al Teatro dell'Opera di Ufa. Fin da subito,
inizia a partecipare ad alcuni spettacoli della scuola di ballo
del Kirov.
Fra il 1957 e il
1959 danza con la compagnia del Kirov nel repertorio del Teatro
che prevede tutti i principali titoli del repertorio classico e
romantico, fra cui "Il
lago dei Cigni".
Danza insieme
alle più grandi ballerine del Kirov fra cui Natalia Dudinskaya,
Alla Shelest, Irina Kolpakova, Alla Sizova.
Nel 1959 danza
per la prima volta in "Giselle",
balletto
che forse più di ogni altro ne esalta le caratteristiche
tecniche ed artistiche.
Un'altra data
fondamentale nella sua vita è il 17 giugno 1961, quando, al
termine di una tournée parigina del Teatro Kirov, invece di
imbarcarsi a bordo dell'aereo che avrebbe dovuto riportarlo in
Unione Sovietica, riesce a fuggire dall'aeroporto e ottenere
asilo politico in Francia. Ha così inizio la sua carriera in
occidente. Appena una settimana dopo esordisce ne "La
Bella Addormentata"
allestita dall'International Ballet del Marquis de Cuevas.
Interpreta anche il ruolo da protagonista ne "La Sylphide", e in
"Infiorata a Genzano" di Auguste Bournonville.
Nel 1962,
Margot Fonteyn
lo invita a Londra presso il Royal Ballet dove danza "Poème
Tragique", "Antigone" di John Cranko, "Giselle",
"Il Principe lgor", "Il
Lago dei Cigni".
È principale "guest
artist" del Royal Ballet e forma con
Margot Fonteyn
la leggendaria coppia per la quale numerosi coreografi, tra i
quali Frederick Ashton e Kenneth MacMillan, creano nuovi ruoli.
Crea una sua versione coreografica del "Lo
Schiaccianoci
" di Chaikovski.
Inoltre, sempre nello stesso anno,
debutta negli Stati Uniti con il Chicago Opera Ballet e
partecipa allo spettacolo "The bell telephone hour" alla
televisione tedesca.
Nel 1963 è protagonista, insieme a
Margot Fonteyn
di "Margherita e Armando", appositamente creato da Frederick
Ashton.
Sempre nel 1963, è in tournée con il
Royal Ballet e si esibisce come protagonista in "Petrushka", "Il
lago dei cigni", "Amleto", "Raymonda".
Inizia la sua carriera di coreografo
curando una nuova redazione si "Raimonda", su incarico del
Festival dei Due Mondi di Spoleto, e crea la sua versione de "La
Bayadère".
Il programma televisivo "An evening
with the Royal Ballet" lo vede fra i suoi protagonisti
principali.
Nel 1964 allestisce e interpreta,
insieme a Margot
Fonteyn, "Il
lago dei cigni" alla
Staatsoper di Vienna. Sempre con la Fonteyn, interpreta il "Romeo
e Giulietta" di Kenneth
MacMillan e "La
Bayadère".
Nel 1966, crea la coreografia
"Tancredi" per l'Opera di Stato di Vienna e "La
Bella Addormentata" alla Scala
di Milano, partecipa al Burt Bacharah Special, sul network
televisivo americano CBS, con "Big Bertha" di Paul Taylor.
Fra il 1967 e il 1970, la sua
attività, già assai intensa, trova ulteriori sbocchi a livello
internazionale: danza per la prima volta l'"Apollo" di George
Balanchine, Roland Petit crea per lui e Margot Fonteyn "Paradise
Lost" e "L'estasi", partecipa al Festival Internazionale del
Balletto di Nervi. Rudy van Dantzig crea espressamente per lui
il balletto "The ropes of time" e per la Scala di Milano
allestisce la sua versione de "Lo
Schiaccianoci", che interpreta
insieme a Liliana Cosi.
Nel biennio 1970-71 è protagonista di
"I am a dancer", serie per la televisione francese e interpreta
per la prima volta "Dances at a gathering" di Jerome Robbins.
Inoltre, danza "Big Bertha" di Paul Taylor, "Chant du compagnon
errant" e "La Sacre du Printemps" di Béjart.
Negli anni successivi interpreta "Field
figures" di Glen Tetley , "Afternoon of a Faun" di Jerome
Robbins, "Sideshow" di Kenneth MacMillan, "Aureole" e "Labirintus"
di Paul Taylor, danza ne "Il Figliol Prodigo" di Balanchine e ne
"La Pavana del Moro" di JoséLimon. Nel 1973 balla per la prima
volta con Natalia Makarova, anch'ella transfuga del Kirov di
Leningrado, ne "La
Bella Addormentata".
Successivamente, esordice ne "Il Don Giovanni" di John Neumeier
Fra il 1973 e il 1974 conseguisce il
Dance Magazine Award a New York e il prestigioso Prix Marius
Petipa a Parigi.
Nel 1974-75 danza in "Tristano" di
Glen Tetley con Carolyn Carlson e in "Lucifero" con la Martha
Graham Dance Company; crea la sua coreografia de "La
Bella Addormentata" per il
London Festival Ballet e balla in "The lesson" di Flemming
Flindt.
Fra il 1976 e il 1977 crea per il
London Festival Ballet una nuova coreografia di "Romeo
e Giulietta".
Contemporaneamente, con sedi a New York e Londra, nasce il
"Comitato per sostenere Nureyev" il cui scopo è quello di
promuovere delle petizioni che sollecitino le autorità
sovietiche a concedere alla famiglia del grande ballerino il
permesso di lasciare l'Unione Sovietica.
Nel bienni 1977-78, crea la compagnia
"Nureyev and Friends" con la quale si esibisce in Europa con
presentando coreografie prevalentemente moderne e debutta nel
mondo del cinema interpretando la parte di Rodolfo Valentino nel
film "Valentino"
del regista inglese Ken Russell.
Riceve il premio Medaille de Vermeil
della città di Parigi.
Crea il balletto "Manfred" per
l'Opéra di Parigi (1979). All'inizio del 1980, il Musée Grevin
di Parigi gli dedica una statua in gesso. Danza alla Scala di
Milano "Miss Julie" con la ballerina italiana Anna Razzi.
Nel 1981 viene organizzato, a Londra,
il "Festival Nureyev", della durata di un mese. Balla con
l'altro grande e famoso ballerino russo dell'epoca, Mikhail
Baryshnikov, in "From the sea to shining sea" di Paul Taylor.
Nel 1982 gli viene concessa la
cittadinanza austriaca.
Il 1983 lo vede protagonista della
seconda esperienza cinematografica con "Exposed" di James Tobak
accanto a Natassja Kinsky.
Per il Royal Ballet, crea "La
tempesta" ispirata all'omonima tragedia di William Shakespeare e
viene nominato direttore artistico della Compagnia di Balletto
delI'Opéra di Parigi, che guiderà fino al 1987, facendosi
oltretutto scopritore di grandi talenti come Sylvie Guillem.
Nel 1984 un nuovo premio, il Queen
Elisabeth II Coronation Award, dalla Royal Academy of Dancing di
Londra.
Nel 1985, a Parigi, crea il balletto
"Washington Square".
Nel 1986 crea la sua coreografia
forse più famosa, "Cenerentola"
("Cendrillon"), per l'Opéra di Parigi, danza "Giselle"
alle Seychelles e in un Gala a New York insieme a Mikhail
Baryshnikov in occasione dei festeggiamenti per il centenario
della Statua della Libertà e balla in "Miss Julie". Trova anche
il tempo per riallestire la sua versione di "Raymonda".
Nel 1987 negli Stati Uniti riceve,
con Fred Astaire e Bob Fosse, il Capezio Dance Award e
finalmente, dopo un esilio di 26 anni, su invito di Mikhail
Gorbaciov, rientra nel suo paese d'origine, l'Unione Sovietica.
Nel 1988, l'allora Presidente della
Repubblica Francese François Mitterand lo nomina Cavaliere della
Légion d'Honneur, il più prestigioso riconoscimento conferito
dalla Francia.
Nel 1989, nuovamente invitato dal
governo russo, torna a danzare sul palcoscenico del Teatro Kirov
di Leningrado ne "La Sylphide". Interpreta il ruolo del re del
Siam nel musical di Rogers e Hammerstein " The King and I" in
tournée negli Stati Uniti.
Il 1991 vede il conferimento di un
nuovo prestigioso titolo di riconoscimento in Francia: Nureyev
diventa "Commandeur de l'Ordre des Arts et des Lettres".
Ma la carriera di questo eclettico
artista non si limita alla "sola" danza. Debutta infatti come
direttore d'orchestra esibendosi a Vienna, Atene e Budapest.
Nel 1992 ritorna alla coreografia e,
per l'Opèra di Parigi, crea, insieme alla Kourgapkina, la sua
versione finale del balletto "La
Bayadère".
Il 6 gennaio 1993 muore di Aids,
lasciando incompiuta la sua opera.
a cura di Alberto Soave |