La potatura

Lunedì 23 Marzo 2009, ore 14:30 viene a prendermi Gigi, oggi, come programmato, bisogna per prima cosa portare alla discarica tutti i sacchi con le foglie e le erbacce, poi possiamo cominciare a potare qualche pianta, l'opera di carico e scarico dei sacchi è abbastanza veloce, alla discarica non dobbiamo fare coda, ci indicano dove svuotare i sacchi con le foglie dopodiché torniamo all'orto. Il nostro basilico è un po' afflosciato, forse abbiamo messo poca acqua e nella serra s'é bruciato, proveremo a dargliene molta di più oggi, mettiamo le lance nelle due canne, quella verde perde un po' d'acqua da tutte le parti, la sostituiamo con una bianca più lunga che troviamo vicino alla rùvèra, annaffiamo tutto il giardino, specialmente le zone dove abbiamo seminato i semi e le piantine, Gigi comincia a pulire (potare) qualche pianta da frutto, secondo lui un pesco ha un ramo secco che bisognerebbe tagliare, non solo sembra che il pesco sia infetto dalla bolla del pesco (mah... cosa sarà) lui dice di aver notato una specie di resina ... potrebbe essere il sintomo che l'albero è già infetto, se così fosse le foglie si raggrinziscono ed il frutto non viene portato a maturazione, bisognerà pensare a qualche trattamento con qualche anticrittogamico. Intanto io mi dedico a bagnare tutto l'orto, con la canna lunga, scopriamo che c'é anche una lancia che può essere messa nella terra e che innaffia a 360° il terreno tutt'intorno, ma il tempo nell'orto passa in modo impressionante, incombono altre commissioni, sono già le 17:15, devo fare un salto dal medico di famiglia e passare al Sindacato per la dichiarazione dei redditi, Venerdì è stato fatto un errore e bisogna correggerlo, ristampare il modulo e restituire l'originale della dichiarazione della Sig.ra Mariuzza (un'amica di mia moglie) consegnatoci erroneamente... meno male non siamo solo noi a sbagliare. Completeremo la potatura la prossima volta l'appuntamento è per mercoledì 25 Marzo.

                                                                                                                                       Il contadino e l'ortolano