I ferri battuti
Un'importante componente decorativa della chiesa sono i ferri battuti che nel Seicento, in quanto elementi esclusivamente decorativi, esprimono la ricchezza formale, l'esuberanza, il trionfalismo dell'epoca. La croce della cupola, realizzata con barre a sezione circolare variabile, è arricchita di fiori, foglie, viticci ed assume una tridimensionalità tipicamente barocca, soprattutto nella corona a pianta ellittica che sta alla base. Nel Settecento i cancelletti degli altari laterali sono realizzati con verghe tutte di un'unica sezione quadrata molto esile; il chiarismo che caratterizza l'architettura e la pittura dell'epoca trova riscontro nella trasparenza e nella leggerezza delle inferriate, che delimitano e separano, ma contemporaneamente invitano ad attraversare con lo sguardo: un'operazione di selezione delle immagini tipicamente teatrale che coincide con la scenografica concezione settecentesca dello spazio. Mentre i cancelletti delle cappelle del Crocifisso e di San Carlo sono piuttosto elaborati, quelli delle cappelle della beata Giuliana (del 1768) e di San Giovanni Battista (del 1773), realizzati dal fabbro Antonio Crespi, sono esemplari per la loro trasparenza e ricercata semplicità, per la ricchezza e preziosità, fatta incredibilmente di spazi vuoti.
Nello stesso spirito sono realizzati i candelabri, forse inizialmente destinati all'altare maggiore, che ora si trovano nella cappella di San Giovanni. I ferri che meglio di ogni altro esprimono l'eleganza e la raffinatezza del secolo sono quelli disegnati da Biagio Bellotti: il cancelletto della cappella della Madonna, qui trasportato dal battistero nel 1968, ma proveniente da una più antica chiesa in cui è documentata l'attività del canonico, ed i parapetti dell'altare maggiore, esemplari per la straordinaria varietà di forme, le infinite combinazioni di tratti rettilinei e curvilinei, di curve e controcurve, per il dinamismo scattante degli improvvisi arresti e cambi di direzione, la ricchezza delle foglie morbidamente accartocciate e dorate.