Sveglia alle 7:00 prima colazione 7:30 partenza per
Tomar alle 8:15 puntualissimi, dopo la ricchissima giornata di ieri a
Lisbona oggi il tour prevede lo spostamento a Tomar, Fatima, Batalha e
Coimbra. Arriviamo a
Tomar abbastanza presto, sul pullman Filippo ci spiega a
grandi linee le tappe della giornata, poi, quasi in continuazione della
serata di Fado, vuole condividere con noi un video di
Mariza,
una delle interpreti più in voga di questo genere in Portogallo, l'erede
di
Amalia Rodriguez nel video interpreta
appunto una sua canzone "Meu
Fado meu" in cui si commuove e
ci commuove tutti (grazie Filippo!). Poi Filippo ci parla dell'Ordine
dei Templari, di come la chiesa ne abbia ingiustamente condannato idee
ed operato, erano "gli scienziati" dell'epoca alla ricerca della verità,
del Sacro Graal, che altro non è che la Conoscenza, riservata però agli
iniziati cui veniva fornita attraverso l'utilizzo di un linguaggio
simbolico che più che alle parole ricorre alle immagini. Una chiesa
oscurantista, più attenta alle tradizioni e ad un conservatorismo di
maniera, tendente a mantenere la gente nell'ignoranza, non vede di buon
occhio questo "scientismo" ante litteram che vuole dire le proprie
verità più con la RAGIONE che con la FEDE, che tende all'unificazione
delle tre religioni monoteistiche (Ebraismo, Cristianesimo ed
Islamismo), in contrapposizione con un dogmatismo ecclesiale che chiude
i propri ranghi attraverso i vari concillii brandendo spesso la spada
della scomunica contro tutti i dissenzienti, contro gli Ebrei contro
l'Islam, ma anche contro il dissenso interno alla cristianità dando
luogo agli scismi degli ortodossi prima e dei Protestanti dopo. Questi
uomini che hanno precorso i tempi, che hanno anzi vissuto e professato
delle idee buone e giuste ma nel momento sbagliato. Un esempio eclatante
lo abbiamo in
Enrico il Navigatore, uno dei grandi
personaggi della storia portoghese, Gran Maestro dell'Ordine di Cristo,
uno studioso che intuisce la possibilità della circumnavigazione del
globo dando la stura alle grandi scoperte del "Nuovo Mondo" e che resero
poi ricco e glorioso il Portogallo. La visita comincia dall'esterno
introducendosi attraverso una porta in un ambiente mezzo diroccato
(tutto qui ?) invece è l'interno che ci svela la grandezza e maestosità
della costruzione con i suoi dormitori, la cucina, il refettorio i
chiostri delle abluzioni e della morte ma soprattutto con la Charola
modellata secondo la struttura del Santo Sepolcro e dove i cavalieri del
Tempio assistevano alle funzioni restando in sella dei loro cavalli.
Calpestiamo inconsciamente uno dei simboli fondamentali dei templari, un
cerchio circoscritto in un quadrato simbolo dell'uomo, al suo centro un
altro quadrato ed ai lati due ellissi che rappresentano le dualità
nell'uomo: buono, cattivo; femminile, maschile; giorno, notte; bene e
male; positivo e negativo. Un simbolo con dieci elementi (7 giorni della
creazione, 8 l'infinito, 9 l'uomo e 10 il ritorno all'Uno a Dio. Ma il
clou della visita è la famosa finestra
in stile Manuelino della casa capitolare dove Filippo rasenta la
perfezione nel fornirci una lettura attraverso la simbologia procedendo
dal basso verso l'alto e dall'interno verso l'esterno. (Filippo ! dove
possiamo trovare la lettura della finestra.... al limite mandacene una
che la pubblichiamo.) Nel
Pendolo di Foucault di Umberto Eco
viene data una superba lettura della finestra. l'ho trovato e riporto
dal libro: ...Tomar era il castello
dove i Templari portoghesi si erano arroccati dopo che la benignità del
re e del papa li aveva salvati dal processo e dalla rovina,
trasformandoli nell'ordine dei Cavalieri di Cristo... Vi si sale lungo
una strada fortificata che costeggia i bastioni esterni, dalle feritoie
a forma di croce e vi si respira aria crociata fin dal primo istante. I
cavalieri di Cristo avevano prosperato per secoli in quel luogo: la
tradizione vuole che sia Enrico il Navigatore che Cristoforo Colombo
fossero dei loro, e in effetti si erano dati alla conquista dei mari -
facendo la fortuna del Portogallo. La lunga e felice esistenza di cui
avevano goduto laggiù ha fatto si che il castello sia stato ricostruito
e ampliato in vari secoli, così che alla sua parte medievale ha aggiunto
ali rinascimentali e barocche. Mi commossi entrando nella chiesa dei
Templari, con la sua rotonda ottagonale che riproduce quella del Santo
Sepolcro. Mi incuriosì il fatto che nella chiesa, a seconda della zona,
le croci templari fossero di foggia diversa: era un problema che mi ero
già posto guardando la confusa iconografia in merito. Mentre la croce
dei Cavalieri di Malta era rimasta più o meno la stessa, quella dei
templari sembrava aver subito le influenze del secolo o della tradizione
locale....Poi la nostra guida ci portò a vedere la finestra manuelina,
la janela per eccellenza, un traforo, un collage di reperti marini e
sottomarini, alghe, conchiglie ancore, gomene e catene a celebrazione
delle vicende dei cavalieri sugli oceani. Ma ai due lati della finestra,
a serrare come in una cintura le due torri che la inquadravano, si
vedevano scolpite le insegne della Giarrettiera. Che cosa ci stava a
fare il simbolo di un ordine inglese in quel monastero fortificato
portoghese ? La guida non ce lo seppe dire , ma poco dopo, su di un
altro lato, credo quello di nordovest, ci mostrò le insegne del Toson
d'Oro. Non potei evitare di pensare al sottile gioco di alleanze che
univa la giarrettiera al Toson d'Oro questo agli Argonauti, gli
Argonauti al Graal, il Graal ai Tempaleri..... |